Una carovana di 70 persone, 18 piloti, 3 o 4 moto da cross e da trial, 10 Fiat 131, centinaia di auto-rottame, una pista in legno larga quasi 30 mt e lunga più di 100 mt, quasi 1.500.00 spettatori nel 1978. Questa è la carta d'identità degli "STUNT CARS", la compagnia viaggiante di acrobati delle 4 e 2 ruote dei fratelli HOLER e DIVIER TOGNI. Una famiglia che è nata e cresciuta nel circo e che dal circo ha ereditato il gusto per lo spettacolo fatto di rischio ed abilità. L'acrobazia in automobile nacque intorno agli anni 20 negli Stati Uniti. Le esibizioni erano rodei motorizzati che si svolgevano in un'atmosfera di sagra paesana dove si applaudiva l'uomo che lottava per dominare il "Cavallo Meccanico". In Europa il primo spettacolo negli anni 60, fu quello dei "CANADIAN HELLDRIVERS", un team di acrobati del volante provenienti da varie nazioni. Con il successo però venne anche la fine del gruppo, che si sciolse allo scadere del contratto. Nacquero allora 2 "Scuole": una tedesca mantenne il nome di "Helldrivers", l'altra francese cambiò la denominazione in quella di "Cascadeurs". Nel 1971 HOLER E DIVIER TOGNI, visti il successo ottenuto dai "Canadian Helldrivers" pensarono di importare lo spettacolo in Italia.ò Non fu possibile per contrasti organizzativi con l'impresario americano ed allora i 2 fratelli decisero di diventare loro stessi "STUNT MAN". Per HOLER, acrobata nel circo di Darix Togni, non fu difficile imparare i trucchi degli assi statunitensi, francesi e tedeschi, mentre DIVIER preferì dedicarsi ai problemi organizzativi dello spettacolo. L'nflusso del circo nelle esibizioni degli "STUNT CARS" fu subito evidente; non solo per la presenza del clown che allenta la tensione e copre i "buchi" tra un numero e l'altro, quanto per la capacità di "fare spettacolo", cioè di amalgamare ed organizzare i "numeri" individuali in 2 ore di suspance continua. La carovana degli STUNT CARS" mantiene proprio questa duplice immagine: roulotte motor home, donne e bambini del circo; tute, caschi, attrezzi gomme e cerchi dei rallyes e della formula 1. Noi abbiamo vissuto " dietro le quinte" lo spettacolo degli "STUNT CARS" e seguendo la preparazione delle macchine abbiamo cercato di capirne i segreti. HOLER TOGNI è restio a rivelarvi perchè teme che qualche giovane automobilsta in vena di follie li metta in pratica e provi a viaggiare su 2 ruote o a fare un testa-coda in retromarcia. Queste esibizioni pericolose anche per uno "STUNT MAN" asperto, sono assolutamente sconsigliabili per un pilota comune. Le Nostre note sugli "STUNT CARS", dunque vogliono solo soddisfare la curiosità degli spettatori su come tecnicamente sia possibile fare certi "numeri".